Al giorno d'oggi la maggior parte del denaro è elettronica: una serie di uno e zero su un computer. Quindi è piuttosto interessante che il bitcoin, una valuta elettronica creata privatamente, sia passato da $1.000 a oltre $10.000 quest'anno (vedi grafico), un viaggio epico per aggiungere uno zero in più.
La moneta è stata oggetto di controversie. Jamie Dimon, il capo di JPMorgan Chase, l'ha definita una frode. L'economista Nouriel Roubini ha parlato di "gigantesca bolla speculativa". Gli investitori comuni sono tentati dal rapido aumento del bitcoin, un fenomeno definito FOMO (fear of missing out). Sia il Chicago Mercantile Exchange, il più grande mercato americano dei futures, sia la borsa NASDAQ hanno apparentemente aggiunto il loro imprimatur progettando di offrire contratti futures sul bitcoin.
È facile confondere due questioni distinte. La prima è se la tecnologia "blockchain", alla base del bitcoin, verrà adottata in modo più diffuso. Le blockchain, registri distribuiti che registrano le transazioni in modo sicuro, potrebbero rivelarsi molto utili in alcuni settori della finanza e non solo. La seconda è se il bitcoin diventerà una valuta ampiamente adottata nella vita quotidiana. In questo caso le prove sono deboli.
Il Bitcoin può essere utilizzato per acquistare alcune cose. Ma una valuta ha tre funzioni principali: riserva di valore, mezzo di scambio e unità di conto. La volatilità del Bitcoin, come si è visto quando è crollato di 20% in pochi minuti il 29 novembre prima di rimbalzare, lo rende sia una riserva di valore snervante sia un mezzo di scambio scadente. Immaginate di acquistare un iPhone X con i bitcoin a gennaio. A questo punto, vi trovereste a bestemmiare perché con la stessa moneta potreste comprare dieci telefoni - regali di Natale per tutta la famiglia.
Una valuta è anche un'unità di conto per il debito. Paul Mortimer-Lee di BNP Paribas, una banca francese, osserva in modo pungente: "Immaginate di aver finanziato la vostra casa con un mutuo in bitcoin". Quest'anno il vostro debito sarebbe decuplicato. Il vostro stipendio, pagato in dollari, euro o altro, non avrebbe tenuto il passo. In altre parole, se il bitcoin fosse stato ampiamente utilizzato, l'ultimo anno avrebbe potuto essere massicciamente deflazionistico.
Questi problemi saranno di secondaria importanza per coloro che sono riusciti ad acquistare bitcoin all'inizio dell'anno. Saranno solo felici dei profitti. Ma perché il prezzo è salito così rapidamente? Una giustificazione per l'esistenza del bitcoin è che le banche centrali, attraverso il quantitative easing (QE), stanno svilendo la moneta fiat e preparando la strada all'iperinflazione. Ma questo sembra essere un momento molto strano per far aderire questa visione. L'inflazione rimane bassa e la Federal Reserve sta aumentando i tassi d'interesse e sta eliminando il QE.
Una spiegazione più probabile è che, man mano che si rendono disponibili nuovi e più semplici modi di commerciare in bitcoin, un maggior numero di investitori sia disposto a fare il grande passo. Poiché l'offerta di bitcoin è limitata per natura, questo fa salire il prezzo.
Ma vale la pena ricordare che il costo dell'utilizzo dei bitcoin sta aumentando. Ogni transazione deve essere verificata da "minatori" che hanno bisogno di molta potenza di calcolo e di molta energia: 275 kWh per ogni transazione, secondo il sito web Digiconomist. In totale, il bitcoin consuma ogni anno una quantità di elettricità pari a quella del Marocco, o sufficiente ad alimentare 2,8 milioni di famiglie americane. Tutto questo costa molto di più dell'elaborazione delle transazioni con carta di credito tramite Visa o MasterCard.
I minatori sono ricompensati per i loro sforzi con un pagamento in bitcoin e sono felici dell'aumento del prezzo della valuta. Ma alcuni stanno trovando modi ingegnosi per ridurre i costi energetici; uno ha persino messo dei computer nella sua auto Tesla per poter estrarre bitcoin utilizzando le stazioni di ricarica gratuite. Gran parte dell'estrazione viene effettuata in Cina, dove l'elettricità è a buon mercato.
Ci sono due modi di pensare. Il primo è che il prezzo finale del bitcoin sarà pari al costo marginale del mining, che può essere in aumento ma è ben al di sotto del prezzo attuale. Il secondo è che le istituzioni non vorranno utilizzare questa tecnologia se si basa su un processo così "selvaggio"; le banche stanno già studiando forme più economiche di tecnologia blockchain.
È lecito dubitare che gli investitori che stanno facendo salire il prezzo stiano riflettendo su tutto questo. Sembra una ripetizione della mania delle dotcom. Nella metropolitana di Londra appaiono pubblicità per il trading di valute digitali e le celebrità sono salite sul carro dei vincitori. Come già visto in passato, quando molti investitori acquistano un asset illiquido, il prezzo può salire in modo esponenziale.
Il top è difficile da definire. A un certo punto, la voglia di trasformare tutti quegli zeri digitali in automobili e iPhone si rivelerà troppo forte. Uscire da un asset illiquido - come questa settimana, quando le borse hanno faticato a far fronte ai volumi di scambio - può essere più difficile che entrarci. Alcuni ricordano l'osservazione di Nathan Rothschild sul segreto della sua ricchezza: "Ho sempre venduto troppo presto".
Articolo tratto da "The Economist
