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Il Regno Unito è pronto per il no-deal

7 agosto 2020

Durante una cena informale tra Boris Johnson, primo ministro britannico, e Angela Merkel, cancelliere tedesco e presidente del Consiglio dell'Unione Europea fino alla fine del 2020, è stato ribadito il concetto che il Regno Unito sarebbe pronto a lasciare l'Unione Europea senza un accordo, qualora i 27 Paesi del blocco si dimostrassero poco inclini al compromesso.

Al momento, infatti, i negoziati sono ancora lontani dalla conclusione, visto che mancano meno di sei mesi per raggiungere un accordo che eviti il no-deal.

Le ragioni principali del disaccordo sono tre:

- Influenza delle corti europee sulle leggi britanniche;

- Pesca;

- Equilibrio tra la volontà del Regno Unito di allentare le regole e l'accesso al mercato unico.

Tuttavia, Boris Johnson si è detto pronto a intensificare i colloqui tra le parti per raggiungere un accordo entro la fine del 2020.

Tuttavia, se non si raggiungerà un accordo entro la fine di dicembre, si concretizzerà lo scenario del no-deal e quindi dal 2021 le relazioni tra Regno Unito e Unione Europea saranno regolate dall'Organizzazione Mondiale del Commercio. Ciò comporterebbe l'introduzione di dazi, tariffe e controlli doganali, che non gioverebbero a nessuna delle parti coinvolte.

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Foto di temi di tendenza su Foter.com / CC BY

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