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Europei nel mirino del fisco britannico: Sanzioni e multe per i redditi esteri non dichiarati

15 giugno 2021

Da alcuni anni l'HMRC, l'agenzia fiscale britannica, prende di mira gli europei residenti nel Regno Unito che percepiscono altri redditi al di fuori del Regno Unito.

Migliaia di europei hanno ricevuto una comunicazione dall'HMRC in cui sono stati informati che l'HMRC ha le prove che un residente del Regno Unito ha percepito o continua a percepire redditi o guadagni esteri, sui quali è tenuto a pagare le tasse nel Regno Unito.

Nella maggior parte dei casi, coloro che hanno ricevuto la cosiddetta "nudge letter", che tradotto significa lettera di spinta (a dichiarare), sono europei residenti nel Regno Unito, proprietari di un immobile in un Paese europeo regolarmente affittato e sul quale pagano le tasse attraverso la dichiarazione dei redditi del proprio Paese.

Non è sufficiente dichiarare il reddito nel Paese in cui viene percepito: Le leggi britanniche impongono a chiunque risieda nel Regno Unito di dichiarare qualsiasi reddito percepito a livello globale.

La lettera menziona la cosiddetta "Worldwide Disclosure Facility", ovvero una procedura elettronica con la quale ogni residente del Regno Unito è tenuto a dichiarare i propri redditi esteri, precedentemente non dichiarati. Il reddito non sarà tassato due volte: infatti, in base ai vari trattati bilaterali con il Regno Unito per evitare la doppia imposizione, le imposte applicate e già pagate nel Paese di origine, possono essere dedotte nella dichiarazione dei redditi britannica.

Il controllo dei redditi esteri dei propri residenti è solo l'inizio del processo di cooperazione tra banche e Paesi a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.

Le banche che in passato erano restie a fornire informazioni sui propri clienti ai vari Paesi, oggi, grazie al CRS (Common Reporting Standard) dell'OCSE (l'organismo internazionale che riunisce tutti i Paesi sviluppati), sono obbligate a fornire alle autorità fiscali dello Stato in cui il cittadino risiede le proprie coordinate bancarie.

In questo caso, un cittadino di un qualsiasi Paese europeo residente nel Regno Unito, che riceve un reddito dall'affitto di un immobile nel Paese d'origine su un conto bancario estero, ha molto probabilmente ricevuto una "lettera di richiamo" dall'HMRC ed è quindi tenuto a dichiarare il proprio reddito estero non solo nel Paese d'origine, ma anche nella dichiarazione dei redditi del Regno Unito.

Una volta ricevuta la lettera, avete 90 giorni di tempo per rispondere, scegliendo il metodo con cui dichiarare il reddito precedentemente non dichiarato.

Data la complessità della procedura e la facilità con cui possono verificarsi errori di calcolo, si consiglia di rivolgersi a un commercialista per poter adempiere agli obblighi fiscali. I tempi per l'invio e la ricezione di una risposta da parte dell'HMRC attraverso la Worldwide Disclosure Facility sono piuttosto lunghi: si va dai 90 ai 180 giorni in totale, quindi è consigliabile agire tempestivamente.  

 

Autore

Domenico Santomasi

Foto di Mark Tegethoff su Unsplash

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