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Strutture Organizzative degli Enti di Beneficienza nel Regno Unito

Strutture Organizzative degli Enti di Beneficienza nel Regno Unito

La struttura organizzativa degli enti di beneficienza nel Regno Unito svolge un ruolo cruciale per il loro successo, la governance e la capacità di rispettare i requisiti normativi. A differenza delle organizzazioni a scopo di lucro, che sono progettate per ottenere il maggior profitto possibile, le strutture degli enti di beneficienza sono modellate per perseguire obiettivi caritatevoli, come sostenere le cause sociali e fornire servizi ai bisognosi. Questo articolo analizza le diverse tipologie di strutture organizzative degli enti di beneficienza nel Regno Unito, e i componenti essenziali, dalla loro fondazione alla supervisione, che garantiscono una gestione trasparente e efficace.

Quadro Normativo e Governance

Il Charities Act 2011 definisce i requisiti per i quali un ente di beneficienza viene considerato tale e delinea i requisiti per la registrazione presso la Charity Commission. Per mantenere lo status di ente di beneficienza, e i relativi benefici fiscali, la struttura organizzativa di tali enti deve attenersi a queste normative.

Gli amministratori, o trustee, sono legalmente responsabili delle operazioni degli enti di beneficienza e ne gestiscono la governance. I trustee assicurano che gli enti operino in linea con i propri obiettivi, rispettino le normative legali e gestiscano le risorse in modo efficiente.

Costituzione di un'Organizzazione Caritatevole nel Regno Unito

Prima di esplorare le varie strutture organizzative, è fondamentale comprendere i passaggi per la costituzione degli enti di beneficienza nel Regno Unito. La creazione di un ente di beneficienza comporta diverse fasi:

  1. Definire lo Scopo Caritatevole: Articolare chiaramente lo scopo dell'ente, assicurandosi che sia in linea con uno o più dei 13 scopi caritatevoli riconosciuti dalla Charity Commission, come l'alleviamento della povertà, l’avanzamento dell'educazione o la promozione della salute.
  2. La scelta del nome: Selezionare un nome per l'ente che non risulti fuorviante o somigli ad altri esistenti e che sia conforme alle norme della Charity Commission.
  3. Redigere un Documento di Governance: Creare un documento di governance (sia esso una costituzione, un atto fiduciario o uno statuto) che delinei gli obiettivi, le procedure e la governance dell’ente.
  4. Nomina degli Amministratori: Nominare gli amministratori per la gestione dell’operativitá e la presa di decisioni. I trustee devono avere almeno 16 o 18 anni, a seconda del tipo di struttura organizzativa, ed essere liberi da determinaterestrizioni legali.
  5. Registrarsi presso la Charity Commission: Registrarsi presso la Charity Commission se il reddito dell’ente di beneficienza supera £5,000 all'anno o se la struttura organizzativa prescelta è quella della Charitable Incorporated Organisation (CIO).

Dopo aver costituito l’ente di beneficienza, il passo successivo è scegliere la struttura organizzativa più adatta.

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Tipi di Strutture Organizzative delle Organizzazioni Caritatevoli

La struttura organizzativa degli enti di beneficienza nel Regno Unito può variare significativamente a seconda delle dimensioni, dello scopo e delle esigenze di governance dell’ente stesso. Le strutture più comuni includono:

  1. Charitable Trust: I Charitable Trust sono un tipo di struttura organizzativa utilizzata dagli enti per gestire e allocare risorse ad un determinato scopo benefico. Governato da un atto costituivo, un Charitable Trust è istituito quando il patrimonio viene trasferito agli amministratori, che sono legalmente vincolati a utilizzare tali risorse esclusivamente per scopi caritatevoli. Questa struttura è particolarmente adatta per organizzazioni focalizzate sulla gestione di investimenti o proprietà e sulla distribuzione di sovvenzioni. A differenza di altre strutture, i Charitable Trusts non hanno membri né impiegano direttamente del personale; piuttosto, si affidano agli amministratori per supervisionare l'amministrazione dei beni e garantire che le risorse siano utilizzate in conformità agli obiettivi prescelti. La semplicità e la flessibilità dei Charitable Trust li rendono un'opzione attraente per molti enti di beneficienza, specialmente quelli concentrati sulla gestione patrimoniale a lungo termine.
  2. Charitable Unincorporated Association: Ideali per gli enti di beneficienza piú piccoli, una charitable unincorporated association (associazione senza personalitá giuridica) è governata da una costituzione e consente la partecipazione di membri esterni al consiglio di amministrazione. Tuttavia, poiché le charitable unincorporated association non sono legalmente distinte dai loro membri, sia gli amministratori che i membri possono essere personalmente responsabili delle obbligazioni dell’ente. Nonostante questo rischio, questa tipologia di struttura rimane popolare per la sua semplicità e i bassi costi di avvio, ma potrebbe non essere adatta ad enti che richiedono una responsabilità limitata o che desiderano intraprendere attività finanziarie o immobiliari significative.
  3. Organizzazioni Caritatevoli Incorporate (CIO): Introdotte nel 2013, le CIO sono entità legali a sé stanti, il che significa che possono stipulare contratti, possedere immobili ed essere ritenute responsabili dei loro debiti indipendentemente dai loro amministratori. Questa struttura organizzativa è particolarmente adatta agli enti di beneficienza di medie e grandi dimensioni che richiedono una responsabilità limitata per gli amministratori e un quadro di governance piú strutturato. Le CIO possono essere costituite con o senza una base di membri, offrendo flessibilità in base alle esigenze dell’ente di beneficienza. Le CIO sono regolate esclusivamente dalla Charity Commission, che semplifica i requisiti amministrativi rispetto alla doppia regolamentazione a cui sono soggette le charitable companies limited by guarantee (società caritatevoli a responsabilitá limitata),
  4. Charitable Companies Limited by Guarantee: Questa struttura organizzativa offre il vantaggio di una società a responsabilità limitata ed è adatta per enti di beneficienza di grandi dimensioni con risorse sostanziali o attività complesse, come la gestione di scuole o ospedali. Le Società Caritatevoli a Responsabilità Limitata sono registrate sia presso la Companies House che presso la Charity Commission, il che significa che devono rispettare sia la legislazione delle società a scopo di lucro che quella degli enti di beneficienza. A differenza delle società commerciali tradizionali, i profitti non possono essere distribuiti ai membri o agli azionisti; le eventuali eccedenze devono essere reinvestite nel perseguimento degli obiettivi dell’ente. Questa struttura organizzativa è spesso scelta per il suo equilibrio tra protezione della responsabilità e requisiti di governance.
  5. Community Interest Companies (CIC): Sebbene tecnicamente non siano veri e propri enti di beneficienza, le CIC (Società di Interesse Comunitario) sono imprese sociali regolate dal CIC Regulator. Queste utilizzano i propri profitti e risorse per il bene pubblico, ma non godono degli stessi benefici fiscali degli enti di beneficienza riconosciuti come tali. Le CIC sono una struttura organizzativa che consente di svolgere un’attività commerciale mantenendo uno scopo sociale, rendendole un'opzione valida per organizzazioni focalizzate sui benefici per la comunità.
  6. Charitable Community Benefit Societies (BenComs): Registrate presso la Financial Conduct Authority, le BenComs (Società di Beneficenza Comunitaria) operano secondo un sistema democratico di “one member, one vote”. Questa struttura organizzativa è particolarmente adatta per organizzazioni che desiderano il coinvolgimento della comunità nel processo decisionale, come cooperative abitative o negozi di proprietà comunitaria. Tuttavia, come le CIC, devono soddisfare specifici requisiti normativi e potrebbero non ricevere gli stessi vantaggi fiscali degli enti di beneficienza tradizionali.
Strutture Organizzative degli Enti di Beneficienza nel Regno Unito

Considerazioni finali

Riepilogando, l scegliere la giusta struttura organizzativa prima di costituire un ente di beneficienza nel Regno Unito è un fattore critico per il suo successo, in quanto questa ne influenza la governance e l'efficienza operativa. Selezionando attentamente la struttura più adatta, gli enti di beneficienza si assicurano di avere gli strumenti idonei per il raggiungimento dei propri obiettivi sociali, rispettando comunque i requisiti legali.

Come spiegato sopra, è importante considerare l’eventuale necessità di una struttura societaria giuridica separata e se si voglia consentire la partecipazione dei membri alle decisioni o meno. Le entità societarie come le CIO e le charitable companies hanno il vantaggio di poter operare come entità legali distinte, permettendo loro di possedere immobili, stipulare contratti, impiegare personale, e di proteggere gli amministratori in quanto non personalmente responsabili per le azioni dell’ente. Tuttavia, comportano obblighi normativi piú stringenti e non possono distribuire profitti ai propri membri.

D'altra parte, le strutture non incorporate, come charitable trusts e charitable unincorporated association, possono essere più adatte per piccoli enti di beneficienza, con operazioni più semplici. I charitable trust sono ideali per organizzazioni gestite da un piccolo gruppo senza la necessità di una base di membri più ampia, mentre le charitable unincorporated association risultano piú adatte a coloro che desiderano una base di membri più ampia ma con risorse e operazioni limitate.

Per ulteriori informazioni sui nostri servizi di consulenza relativa agli enti non-profit e di beneficienza, vi invitiamo a visitare la nostra pagina dedicata.

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