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La partnership tra Regno Unito e Italia rimarrà forte nonostante le preoccupazioni legate alla Brexit

18 febbraio 2019

Il Ministro dell'Economia e delle Finanze italiano, Giovanni Tria, ha annunciato ufficialmente la collaborazione anglo-italiana con l'autorità di vigilanza britannica, l'Information Commissioner's Office (ICO), il 24 gennaio 2019. Questa collaborazione stabilirà i fattori normativi che miglioreranno la normale attività sia delle società italiane con sede nel Regno Unito (con particolare riguardo alle istituzioni finanziarie, alle compagnie assicurative, ai fondi pensione e alle società MiFID) sia delle società britanniche con sede in Italia alla luce di una "no-deal Brexit".

Pertanto, queste misure mirano a prevenire qualsiasi turbativa aziendale, a proteggere sia gli investitori che i piccoli depositanti e a consentire agli intermediari finanziari di continuare a operare regolarmente e legalmente durante il periodo di transizione pre-Brexit. In particolare, il Ministro Tria ha divulgato informazioni sull'opportunità per i fondi pensione italiani di detenere i propri investimenti in fondi di investimento collettivo con sede nel Regno Unito dopo la Brexit. Si tratta, quindi, di una collaborazione cruciale che va oltre le restrizioni della legge italiana, che normalmente non lo consentirebbe in assenza di un accordo formale.

Al termine del suo dibattito, il Ministero ha anche ricordato che la finalizzazione di queste misure avrà un ruolo fondamentale nella regolamentazione dei principali requisiti che le aziende sopra citate dovranno possedere per operare legalmente nel caso in cui il Regno Unito esca ufficialmente dall'Unione Europea.  

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