Attualmente, le normative vigenti in Regno Unito permettono a tutti i cittadini dell'Unione Europea di trasferire i propri contributi pensionistici versati sul suolo britannico nei diversi fondi della comunità europea, senza tassazione alcuna. La procedura può essere effettuata compilando il modulo di trasferimento "APSS263", reperibile sul sito di HMRC.APSS263'.
È d'obbligo sottolineare che la compilazione del modulo ed il successivo trasferimento dei contributi si rivelerebbe conveniente solo nel caso in cui il fondo pensionistico europeo venisse riconosciuto. Infatti, in caso contrario, il modulo autorizzerebbe preventivamente l'Agenzia delle Entrate britannica, HM Revenue & Customs (HMRC), a tassare i propri contributi. Qualora i contributi dovessero essere trasferiti in un fondo non riconosciuto, essi verrebbero tassati circa al 40 percento.
Ad ogni modo, dall'inizio dell'anno fiscale 2017, HMRC ha introdotto delle regole più rigorose che hanno portato ad una conseguente rimozione dei fondi pensionistici italiani e francesi dalla lista dei fondi pensionistici privati riconosciuti, destando non poche polemiche.
Fortunatamente però, esiste un metodo alternativo che permetterebbe comunque ai cittadini italiani di trasferire i propri contributi in un fondo italiano senza essere tassati al 40%. Tale metodo, leggermente più complicato di quello menzionato in precedenza, si basa sulla intermediazione di fondi pensionistici maltesi, ancora riconosciuti da HMRC. In breve, grazie alle normative concordate fra il governo italiano e quello maltese, è possibile trasferire (tax-free) i contributi maturati in Regno Unito in un fondo maltese e successivamente trasferirli in un fondo italiano senza essere soggetti a tassazione alcuna.