Ieri (24.06) il FMI (Fondo Monetario Internazionale) ha pubblicato un aggiornamento delle previsioni sull'economia mondiale (World Economic Outlook di giugno).
Le previsioni per il futuro dell'economia globale, come si immaginava da tempo, sono peggiori di quanto inizialmente ipotizzato.
A gennaio, il FMI aveva previsto una crescita del PIL mondiale di 3,3% per il 2020.
Dopo la pandemia di Covid-19, le previsioni sono state riviste in aprile e da 3,3% sono passate a -3%. Tuttavia, le nuove proiezioni del FMI di ieri sono state ulteriormente ridotte e prevedono un calo del PIL mondiale di 4,9% entro il 2020. In effetti, l'impatto della Covid-19 è stato più dannoso del previsto nella prima metà del 2020 e ci vorrà quindi più tempo per recuperare.
Entro il 2021, si prevede una ripresa di 5,4% a livello mondiale, rispetto ai 5,8% ipotizzati solo pochi mesi fa.
Tra il 2020 e il 2021 si perderanno fino a $12,5 trilioni di euro a causa della "Grande Serrata". L'impatto sarà particolarmente grave sulle finanze pubbliche e sull'occupazione.
Questo è l'elenco aggiornato con i cali più significativi del PIL nel 2020:
Italia: -12,8% (da -9,1% di aprile)
Spagna: -12,8% (da -8%)
Francia: -12,5% (da -7,2%)
Eurozona: -10,2% (da -7,5%)
Regno Unito: -10,2% (da -6,5%)
Canada: -8,4% (da -6,2%)
USA: -8% (da -5,9%)
Germania: -7,8% (da -7%)
Russia: -6,6% (da -5,5%)
Giappone: -5,8% (da -5,2%)
India: -4,5% (da +1,9%)
La Cina è l'unico Paese che potrebbe ottenere un aumento del PIL nel 2020, con un valore stimato di 1%.
Questa è la stima del PIL per il 2021 da parte del FMI:
Cina: +8.2%
Francia: +7.3%
Italia: +6.3%
Spagna: +6.3%
Regno Unito: +6.3%
Eurozona: +6%
India: +6%
Germania: +5.4%
Canada: +4.9%
USA: +4.5%
Russia: +4.1%
Giappone: +2.4%
Credito fotografico: Andy Li