Blog WellTax

Il nuovo boom economico: un record di start-up aperte nel Regno Unito dopo la Brexit

24 maggio 2021

L'ultimo rapporto pubblicato dal Financial Times mostra come l'attuale pandemia di Coronavirus abbia innescato la nascita di numerose start-up nel Regno Unito.

Molte aziende stanno approfittando dei cambiamenti avvenuti nell'ultimo anno per una riorganizzazione aziendale o per costruire nuove realtà in grado di affrontare con successo il dopo Brexit e soprattutto il dopo Covid. I dati che emergono dallo studio sono incoraggianti: nel terzo trimestre dello scorso anno sono state aperte 221.000 nuove start-up, il dato più alto dell'ultimo decennio, mentre nei primi tre mesi del 2021 ne sono state registrate 211.000, secondo dato più alto dell'ultimo decennio.

L'abbassamento dei tassi di interesse, i vari sostegni governativi e le nuove opportunità che si sono presentate durante la pandemia hanno aiutato molti imprenditori a lanciare nuove attività. È importante sottolineare come i cambiamenti legati alla Covid in varie situazioni personali abbiano rappresentato un incentivo per molti individui che altrimenti non sarebbero stati in grado di avviare alcuna attività.

Per dare un'idea dei numeri importanti che sono stati registrati negli ultimi sei mesi, secondo uno studio di startups.co.uk, nel mese di aprile sono state registrate in media 5 nuove imprese online al giorno (compresi i fine settimana), 60% in più rispetto all'anno precedente; in altre parole, è stata registrata una nuova impresa quasi ogni ora lavorativa.

La cifra si basa sugli abbonamenti annuali a piattaforme di siti web professionali popolari come Wix e Squarespace.

Nonostante i dati incoraggianti del record di aperture di nuove start-up, c'è un lato oscuro da tenere in considerazione. Secondo gli ultimi dati di Companies House, il numero di società sciolte nel primo trimestre del 2021 è aumentato di 25% (34.191) rispetto al primo trimestre dello scorso anno, nonostante Companies House abbia temporaneamente bloccato le procedure di scioglimento volontario e obbligatorio tra il 21 gennaio e l'8 marzo 2021.

Al contrario, molte imprese destinate alla chiusura definitiva sono riuscite a sopravvivere soprattutto grazie alle opportunità che il web ha saputo offrire loro. Infatti, la situazione attuale ha portato molte di esse a doversi riadattare per sopravvivere: secondo startups.co.uk, si stima che la maggior parte delle imprese che hanno aperto un sito web per poter vendere i propri prodotti fossero già in commercio e che grazie alla loro presenza sul web abbiano ampiamente mitigato l'effetto negativo della pandemia.

Il dato fa ben sperare per la ripresa economica, in un periodo in cui tutti i settori dell'economia hanno sofferto e molte aziende hanno dovuto chiudere definitivamente.

 

Autore

Domenico Santomasi

Foto di dylan nolte su Unsplash

Articoli correlati

01 Dicembre, 2023

Budget d’autunno UK 2023: cosa significa per i privati?

08 Dicembre, 2022

Truss vs Sunak: una panoramica delle politiche fiscali proposte dai due candidati

Cerca qualcosa